Con la settimana della moda che si avvicina, è tempo di bilanci. La moda etica è sempre più di tendenza, grazie ai grandi marchi che puntano tutto sull’abbigliamento sostenibile.
Tra tessuti riciclati, nuovi materiali e iniziative green, ecco nove progetti da conoscere prima di osservare le prossime sfilate.
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L’abbigliamento sostenibile esiste davvero?
Con l’avvento del fast fashion, la moda è diventata uno dei settori più inquinanti per il nostro pianeta.
L’aumento vertiginoso della produzione di capi fabbricati con tessuti sintetici, da indossare per poche stagioni e poi gettare, ha creato tonnellate di rifiuti difficili da smaltire.
Il concetto di “usa e getta”, ben lontano da quello di moda etica, ha pressoché duplicato il quantitativo di vestiti e accessori realizzati a livello globale.
Questa impennata si è tradotta in più emissioni di microplastiche nell’ambiente, sia durante i lavaggi in lavatrice che nel fine vita dei capi.
Moda etica, 9 progetti sostenibili da conoscere
Per invertire la tendenza, numerosi marchi di alta moda (e non) da qualche anno realizzano progetti etici e capsule collection di abbigliamento sostenibile.
Ecco quali sono i 9 esempi di moda etica da conoscere prima di varcare la soglia delle sfilate alla Fashion Week.
1) Armani/Values
Giorgio Armani è un brand attento alle questioni etiche e si fa spesso promotore di aziende benefiche per la città di Milano, a cui è da sempre legato.
Per l’Earth Day 2022, ha lanciato Armani/Values, un nuovo sito che racconta tutti i progetti del passato e anticipa le iniziative future legate alla sostenibilità.
Una sorta di enciclopedia green che mostra come sia possibile realizzare abbigliamento sostenibile partendo da scelte consapevoli nella struttura aziendale, nella costruzione delle sedi e nella filiera produttiva.
2) Kind Fleece di Canada Goose
Con l’obiettivo di arrivare a zero emissioni nette Scope 1 e Scope 2 entro il 2025, Canada Goose è simbolo di innovazione green anche nella scelta dei materiali.
Quest’anno ha infatti presentato la giacca Kind Fleece realizzata con tessuti riciclati (e non solo).
Il 62% è a base di lana riciclata, mentre il restante è composto da una fibra biodegradabile e un polimero vegetale proveniente da zucchero di mais.
3) One life, One Planet, l’abbigliamento sostenibile di Dsquared2
Anche i gemelli Dean & Dan di Dsquared2 hanno compreso quanto la moda etica sia indispensabile.
Per questo hanno lanciato una capsule collection con felpe e t-shirt in jersey di cotone certificato GOTS. I bomber coloratissimi sono inoltre composti da materiali riciclati come nylon.
Stesso impegno anche per il denim, che risulta perfettamente elastico grazie a un nuovo elastan completamente biodegradabile.
4) Herno Globe
L’abbigliamento sostenibile è prodotto con materiali che non impattano sull’agricoltura dedicata al settore alimentare.
Lo sa bene Herno, che ha lanciato il giubbotto “Globe” realizzato con Bio-Based Nylon, completamente rinnovabile.
Questo tessile è fatto con piante di ricino, una specie che cresce in maniera autonoma e rigogliosa anche nei climi più aridi. Infine, viene tinto con coloranti organici e non inquinanti.
5) Mylo, la moda etica di Stella McCartney
Stella McCartey realizza da molti anni borse con pelli vegane e accessori cruelty-free.
Per fare un ulteriore passo avanti verso l’abbigliamento sostenibile, quest’estate ha lanciato un nuovo materiale etico.
Si chiama Mylo ed è un micelio vegano che si ottiene dalle radici di funghi. La borsa Frayme Mylo, creata in collaborazione con Bolt Threads in edizione limitata, è ancora disponibile sull’e-shop del brand di lusso.
6) L’abbigliamento sostenibile di Amazon Aware
Anche Amazon ha creato una linea di abbigliamento sostenibile, con abiti certificati dal proprio programma Climate Pledge Friendly che punta al traguardo delle emissioni zero entro il 2040.
Nella collezione, che abbraccia anche oggetti per la casa e prodotti di make-up, ci sono t-shirt e jeans, maglieria e abiti.
Realizzati anche con tessuti riciclati, possono essere acquistati in diversi Paesi, Italia compresa.
7) Il motorino elettrico firmato North Sales
I brand di moda spesso sconfinano dal proprio settore e instaurano interessanti collaborazioni con altri marchi.
È il caso di North Sales, attento alla salvaguardia dei mari e che, insieme a ME (Motorino Elettrico), ha creato dei nuovi scooter per la mobilità sostenibile in città.
In occasione del lancio, ha presentato anche la linea North Tech. Composta da abiti pensati per i tragitti in motorino, è realizzata con tessuti riciclati o fibre organiche provenienti da coltivazioni biologiche.
8) Ocean Plastic Watch
Il brand Tom Ford ha già presentato due diverse edizioni del suo Ocean Plastic Watch. Si tratta di un orologio prodotto con il 100% di plastica raccolta negli oceani.
Per realizzare un esemplare vengono impiegate 35 bottigliette in PET esauste e, ogni 1000 vendite, si sottraggono dall’ambiente 220 kg di polimeri sintetici.
Per rafforzare ancora di più il proprio impegno nella moda etica, Tom Ford ha istituito un Innovation Prize per trovare alternative alla plastica. Il vincitore ha diritto a 1 milione di dollari per realizzare il suo progetto.
9) L’abbigliamento sostenibile di Valentino
Open for a Change è il progetto di moda etica lanciato da Valentino, con cui il marchio di alta moda ha rifatto il look a due selle sue sneakers più famose.
Rockstud Untitled e Open sono state prodotte con materiali biologici e tessuti riciclati.
Lacci in poliestere riciclato, tomaia al posto della pelle e stud in nylon riciclato sono contenuti all’interno di packaging fatti con carta riciclata e compongono il nuovo vocabolario sostenibile di Valentino.