Smaltire il vetro nella maniera corretta permette di recuperare questo materiale al 100% infinite volte. Ecco perché si tratta di un ottimo sostituto della plastica, che al contrario, in ogni fase di riciclo si deteriora e perde le sue proprietà.
Scegliere il vetro al posto della plastica è ecologico, bisogna però smaltirlo correttamente per non comprometterne il riciclo. Qui la guida completa per gestire la raccolta differenziata vetro (e dire addio alla plastica!).
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Raccolta differenziata vetro, un ottimo esempio di economia circolare
Il vetro è considerato fra i tre grandi alleati del riciclo insieme all’alluminio e all’acciaio perché, se smaltito correttamente, ha vita eterna.
I rifiuti di vetro possono essere riciclati infinite volte senza perdere le loro qualità: questo significa che la materia recuperata durante il riciclo ha le stesse proprietà del materiale vergine e rappresenta un ottimo esempio di economia circolare.
Una caratteristica che altri materiali, come la plastica, non hanno. La plastica infatti a ogni fase di riciclo perde le sue proprietà, da una bottiglia in PET non si può ricavare un’altra bottiglia con le stesse qualità.
La raccolta differenziata del vetro però, non è così semplice come sembra. Vediamo dove si butta il vetro e perché deve essere separato da altri materiali.
Perché riciclare questo materiale?
Anche se l’impatto ambientale del vetro è inferiore rispetto a quello della plastica, il suo riciclo è indispensabile per non aumentare l’inquinamento. Una bottiglia di vetro può impiegare fino a 4000 anni prima di decomporsi.
È importante sapere che la produzione del materiale vergine impiega grandi quantità di materie prime (sabbia, calcare…) la cui estrazione mette a rischio gli ecosistemi. I danni ambientali maggiori però sono dovuti alla quantità di energia utilizzata durante il procedimento di fusione.
Riciclare il vetro significa utilizzare quello già esistente risparmiando sull’uso delle materie prime e riducendo notevolmente il consumo di energia ed emissioni di anidride carbonica.
Come è fatto il vetro?
Il vetro è ottenuto con la fusione ad alte temperature di materie prime, minerali e chimiche, e dal loro successivo raffreddamento.
La miscela viene poi sottoposta a diversi processi di lavorazione, come la soffiatura e la laminazione.
Si ottiene così un materiale detto “amorfo” (stato di una sostanza solida che non ha una struttura cristallina ordinata propria dello stato solido) con caratteristiche di trasparenza, impermeabilità e fragilità.
Come fare correttamente la raccolta differenziata vetro
Non tutto il vetro è uguale e, come per la raccolta differenziata della plastica, bisogna separarlo in maniera corretta per permettere il corretto riciclo di questo materiale.
Per fare correttamente la raccolta differenziata del vetro bisogna seguire alcune regole generali:
- Lavare bottiglie e barattoli da residui di cibo per una migliore qualità del riciclo. Devono essere puliti e non splendenti, l’acqua è un bene prezioso, non va sprecata!
- Togliere tappi o coperchi
- Rimuovere le etichette facilmente asportabili. Se sono incollate e difficili da togliere si possono lasciare
- Non utilizzare sacchetti di plastica o scatole in cartone per gettare il vetro ma utilizzare gli appositi contenitori forniti dal Comune o nelle apposite campane del vetro
Cosa buttare nella raccolta vetro
Per fare correttamente la raccolta del vetro vanno conferiti soltanto questi due tipi di oggetti:
- Bottiglie di vetro: bottiglie di acqua, vino, prosecco…
- Barattoli/vasetti di vetro: barattoli di marmellata, sughi, cibi sott’olio o sott’aceto…
Tutto ciò che non è un imballaggio non va conferito nel vetro.
Cosa non buttare nella raccolta differenziata del vetro
Se soltanto bottiglie e vasetti possono essere conferiti nella differenziata del vetro, dove si buttano gli altri oggetti composti da questo materiale?
Tutti i complementi in vetro che non sono imballaggi, vanno gestirli seguendo le indicazioni del proprio Comune che, a seconda dell’oggetto, segnalerà se smaltirli nella raccolta indifferenziata oppure nelle piattaforme ecologiche.
Vediamo nel dettaglio alcuni materiali che creano confusione nella corretta gestione della raccolta differenziata del vetro:
- Bicchieri e calici: viene utilizzato un tipo di vetro, il cristallo, che contiene metalli pesanti che causano problemi nelle fasi di riciclo del vetro da imballaggio anche piccolissime quantità.
- Ceramica: nonostante possa creare confusione, la ceramica non è un tipo di vetro. Piatti e tazzine rotti non vanno assolutamente gettati insieme al vetro perché la ceramica ha una temperatura di fusione più elevata e il risultato del riciclo sarebbe un prodotto destinato a infrangersi.
- Lampadine: lo smaltimento delle lampadine deve essere fatto in base alla tipologia: incandescenza, LED, alogene…Indispensabile controllare le indicazioni del proprio Comune.
- Pirofile in vetro: composte da vetro borosilicato, o pyrex, un materiale molto simile al vetro delle bottiglie ma che in realtà ha una composizione chimica differente che compromette le fasi del riciclo
- Specchi: sono composti da una lastra di vetro su cui è fissato uno strato di argento o alluminio. Non si tratta quindi di vetro puro e non può essere differenziato.
- Monitor e schermi: devono essere destinati al recupero dei rifiuti RAEE
Vetro o plastica, qual è il materiale più sostenibile?
Parlando di sostenibilità dei materiali bisogna prendere in considerazione diversi fattori. Se si parla di produzione del materiale vergine, il vetro ha consumi energetici più alti rispetto alla plastica ed è quindi meno sostenibile.
Se si pensa però che il vetro può essere riciclato al 100% senza perdere le sue caratteristiche, dimostrando di essere uno modello di riferimento per l’economia circolare, la sostenibilità di questo materiale è superiore a quello della plastica.
La plastica riciclata infatti non ha le stesse qualità del materiale vergine e inoltre, se dispersa nell’ambiente, non si degrada mai completamente ma rilascia piccole particelle (microplastiche e nanoplastiche) che inquinano suolo e mari.
Le bottiglie di vetro sono facilmente lavabili e igienizzabili e possono essere riutilizzate più volte. Una bottiglia in plastica nasce “usa e getta”, la sua durata di utilizzo è di pochissimi minuti dopo i quali diventa subito un rifiuto.
Prendendo in considerazione l’insieme di questi elementi, quindi, fra i due materiali la scelta più sostenibile è il vetro (riciclato).